giovedì 25 settembre 2008

COS'E' AVISDAB?

ASSOCIAZIONE VITTIME DI STRUMENTI DERIVATI ED ABUSI BANCARI

E' un'associazione che si occupa di aiutare tutte quelle persone e quelle aziende che hanno sottoscritto contratti di strumenti derivati e che oggi si ritrovano a pagarne le amare conseguenze.

L'Associazione si avvale di un pool di avvocati civilisti e penalisti, analisti finanziari italiani ed esteri, esperti bancari e professionisti nella gestione aziendale che valutano ogni singola pratica ed in collaborazione con Avisdab creano le condizioni aziendali e finanziarie per permettere al soggetto di recuperare le eventuali somme perse.

Oltre al sito da cui è nata AVISDAB www.disastroderivati.it i riferimenti dell'associazione sono i seguenti.

tel. 02.38.10.16.91

fax. 02.91.39.01.68

mail. segreteria.avisdab@gmail.com

CHIUNQUE NEGLI ULTIMI ANNI HA SOTTOSCRITTO UN PRODOTTO DERIVATO HA PERSO SOLDI.


mercoledì 9 luglio 2008

E' NATA AVISDAB


Cari lettori come avevo anticipato, anche se lentamente le Procure si stanno muovendo. Questo perchè ancor prima di essere stata una vendita "seriale" che puntava a far cassa per le banche, la vendita dei prodotti derivati ha in se parecchie incongruenze che portano alla luce un numero indecifrato di ipotesi di reati commessi dagli stessi istituti di credito.

Per una completa tutela di tutti i quali oggi hanno prodotti derivati in essere o che hanno coprato e chiuso con esborsi enormi, è nata un'associazione di Vittime e professionisti. Una onlus (senza scopo di lucro) che ha come oggetto del proprio statuto LA TUTELA DI IMPRENDITORI CHE SI TROVANO IN DIFFICOLTA' FINANZIARIA PER COLPA DEI PRODOTTI DERIVATI.
E' nata AVISDAB (Associazione Vittime di Strumenti Derivatied Abusi bancari). Trovate tutte le specifiche nel sito www.disastroderivati.it
Le Banche che hanno sbagliato stanno pagando, è giusto che paghino per gli errori commessi ed i consumatori non devono in nessun modo aver paura a denunciare ciò che hanno subito.
AVISDAB può aiutare chiunque e lo sta facendo con continui successi, forse, con un aiuto, riusciremo ad avere un pò di giustizia.

mercoledì 9 aprile 2008

QUALCHE COSA STA CAMBIANDO

Cari lettori,
Abbiamo visto cosa si può fare per denunciare chi ha abusato della propria posizione e della nostra debolezza per venderci prodotti finanziari che, in fondo, non servivano per le nostre economie, ma sono molto serviti per ingrassare l'economie bancarie.
Le Procure si muovono, lentamente, ma si muovono; con loro speriamo anche i giudici.
Quello che mi premeva raccontare era, però, altro.
Che piaccia o no, le aziende italiane che hanno stipulato contratti con derivati sono sicuramente 35.000 unità. Sicuramente di più, ma questi sono i dati di Banca d'Italia. E allora vi chiedo dove siete? dove sono? dove sono quelle persone che sono state fregate e non escono allo scoperto.
Io quando avevo l'Azienda, lo dico con onestà, non sarei uscito allo scoperto. Per mille ragioni: prima di tutto fare denuncia a colossi, spesso non porta a niente: fa perdere tempo ed è un pò come giocare a poker, il più ricco alla fine vince; porta via tempo ed io non ne avevo; le banche è meglio non farle incazzare; tanto va così.
E' vero, non vi biasimo. MA QUALCHE COSA STA CAMBIANDO. A breve nascerà un'associazione fatta da vittime di derivati, avvocati e esperti finanziari.
Direte e allora? beh allora la questione cambia:
Perchè, come dicevo io non sarei mai uscito allo scoperto, certo che:
se vi è un'associazione che fa questo di mestiere a gratis
se i consigli me li danno per aiutarmi ein cambio di nulla
se il mio sforzo deve essere quello di mandare qualche fax
se ho la garanzia totale della privacy
se i costi per l'apertura dei miei contratti è irrisoria e preventivata
se dove mi hanno fregato lo scopre l'associazione a gratis
se il prezzo dell'avvocato non c'è (perchè gli pago solo le spese vive)
se tramite l'associazione posso avere finanziamenti che altrimenti non avrei
se questo mi consente eventualmente di chiudere con la banca che mi ha fregato
beh..... se le cose stessero così, io allo scoperto uscirei eccome!
E allora davvero qualche cosa sta cambiando perchè tutti i se qui sopra stanno per diventare realtà.
Ve lo prometto, so quanto molta gente sta soffrendo, ma fosse l'ultima cosa che faccio: il gioco il più forte vince lo cambiamo.
Non mollate

mercoledì 27 febbraio 2008

UNA BANCA AMICA

Carissimi lettori, quello che oggi scrivo è intimamente collegato a quanto sta accadendo in Italia alle piccole e medie aziende per colpa dei prodotti derivati.
Quello che è il dramma intrinseco alla sottoscrizione del Derivato è ormai cosa risaputa, quello che si conosce meno è quali e quanti sono i problemi che un'azienda firmataria si trova a sopportare nel momento in cui si rende conto della possibile truffa o raggiro subito.
La parte più semplice è quella dell'azione legale: avendo raccolto tutte le carte, si procede a contattare uno studio legale (consiglio personale: trovate quanto vi serve nel sito www.disastroderivati.it) e ad esporre la propria esperienza. Se il legale è di qualità vi darà subito delle delucidazioni su come si può procedere, e quali possono essere le conseguenze positive e negative.
La parte più ostica è la seguente: perchè si possa intentare una causa contro l'Istituto di credito le aziende hanno bisogno di due cose determinanti che, purtroppo, gli studi legali non possono dare.
  1. VALUTAZIONE DI QUANTO DENARO LA BANCA VI HA SOTTRATTO INGIUSTAMENTE FACENDOVI FIRMARE IL DERIVATO
  2. AVERE UNA BANCA CHE, AL DI LA' DELLA VS. SITUAZIONE IN CENTRALE RISCHI, (COMPROMESSA DAL DERIVATO) VI DIA CREDIBILITA' E VI PERMETTA LA STESSA OPERATIVITA' CHE AVEVATE CON LA BANCA IN CAUSA

Il punto (2) è determinante, solo con la complicità di una "BANCA AMICA" l'imprenditore può, con serenità, continuare a gestire la propria azienda, promuovendo causa verso chi gli ha estorto denaro.

Per chiarificare ulteriormente: se lavoro con una banca o più banche e una o più di queste mi hanno fatto sottoscrivere il derivato, nel momento in cui intento causa contro l'Istituto di credito, lo stesso, come si dice in gergo, "chiude i rubinetti", mi revoca gli affidamenti e per come sono iscritto in CR, non avrò più possibilità di lavorare con le banche.

Se ci fosse la famosa "BANCA AMICA" il più grosso dei problemi che oggi attanaglia migliaia di vittime, sarebbe superato! Fantascienza?

NO! LA NOTIZIA E' QUESTA UN POOL DI BANCHIERI, PROFESSIONISTI DEL MONDO FINANZIARIO E AVVOCATI STA LAVORANDO IN QUESTI GIORNI ALLA REALIZZAZIONE DELLA "BANCA AMICA". Una banca che non solo dia affidabilità alle aziende che antecedentemente al derivato erano solide e sane, ma che abbia un ulteriore occhio di riguardo per le stesse vittime e offra condizioni uguali se non più vantaggiose rispetto a quelle fino a quel momento offerte alle aziende in questione.

.....qualcosa si muove.....finalmente..........

venerdì 8 febbraio 2008

DEVONO AMMETTERLO

Carissimi lettori,
è quasi passato un anno dal giorno in cui sono entratto in tribunale "sezione fallimenti" per depositare i libri e accettare la sconfitta. Un anno in cui ho visto l'indifferenza di molti; non mi riferisco alle persone comuni, da queste ho ricevuto esclusivamente conforto e comprensione, mi riferisco alla politica, alle istituzioni, ai media.
Le nostre micro aziende che facevano crescere in parte l'Italia sono state annientate dal ricatto. La maggior parte delle persone, che ho avuto il piacere di conoscere, hanno subito estorsioni bancarie... ricatti.
Chiedo a tutti di non aver paura, di unirsi da subito a questa battaglia per la giustizia, di denunciare anche se le loro attività sono ancora in essere. E' giunto il momento di tirare fuori tutta quella sofferenza, quell'umiliazione che si prova quando un Istituto di Credito risponde con sufficienza "il problema non è nostro" oppure "guardi che qui salta tutto" o ancora "veda di trovare una soluzione!".
E' arrivato il momento in cui si ammettano i tanti torti causati e si paghi per questo.