venerdì 8 febbraio 2008

DEVONO AMMETTERLO

Carissimi lettori,
è quasi passato un anno dal giorno in cui sono entratto in tribunale "sezione fallimenti" per depositare i libri e accettare la sconfitta. Un anno in cui ho visto l'indifferenza di molti; non mi riferisco alle persone comuni, da queste ho ricevuto esclusivamente conforto e comprensione, mi riferisco alla politica, alle istituzioni, ai media.
Le nostre micro aziende che facevano crescere in parte l'Italia sono state annientate dal ricatto. La maggior parte delle persone, che ho avuto il piacere di conoscere, hanno subito estorsioni bancarie... ricatti.
Chiedo a tutti di non aver paura, di unirsi da subito a questa battaglia per la giustizia, di denunciare anche se le loro attività sono ancora in essere. E' giunto il momento di tirare fuori tutta quella sofferenza, quell'umiliazione che si prova quando un Istituto di Credito risponde con sufficienza "il problema non è nostro" oppure "guardi che qui salta tutto" o ancora "veda di trovare una soluzione!".
E' arrivato il momento in cui si ammettano i tanti torti causati e si paghi per questo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon giorno

Sono Italiano, ma vivo da alcuni anni negli USA. Ho letto il tuo blog, e sono rimasto enormemente colpito. Non è possibile che un paese che si dice civile possa essere sottoposto a cose come quelle che tu descrivi, ma d'altro canto anch'io quando ero in Italia ho avuto le mie gatte da pelare con le banche. Sono riuscito ad uscirne pulito, ma capisco come nel tuo caso la trappola fosse troppo grande.

Volevo solo esprimere la mia solidarietà. Se posso essere utile in un qualche modo fammi pure sapere (www.interconnekt.com)

Miriano Ravazzolo

Unknown ha detto...

Buongiorno, sono Marco Calì, consulente finanziario indipendente.
Qualsiasi cosa, pur di andare contro le banche!
http://sapienza-finanziaria.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Ragazzi ogni volta che leggo e rileggo le vostre storie mi vengono i brividi e le lacrime agli occhi, ho vissuto tutto questo sulla mia pelle nonostante la giovane età...io sono in causa con Unicredit, ho subito tutto quello che si poteva subire dalle banche, mi manca di portare i libri in tribunale e poi 50 anni di onorato e dignitoso lavoro dell'azienda di famiglia bruciati....sparito tutto!!!!!
MA POSSIBILE CHE NON SI POSSA FARE NIENTE CONTRO QUESTI DELUNQUENTI? MA QUANTE AZIENDE A CONDUZIONE FAMIGLIARE E NON SOLO HANNO ROVINATO, QUANTI SACRIFICI NOSTRI HANNO CALPESTATO? DOVREMMO PORTARE A CONOSCENZA DEGLI ITALIANI IL FATTO CHE AVENDO ANCHE SOTTOSCRITTO QUESTI MALEDETTI PRODOTTI ANCHE TUTTI I COMUNI TUTTI I CITTADINI SI DOVRANNO UN GIORNO RENDERE CONTO CHE SARANNO LORO A RIPIANERE QUESTI DEBITI....TUTTI GLI ITALIANI SONO COINVOLTI NEI PRODOTTI DERIVATI E NON SOLO NOI PICCOLI IMPRENDITORI
grazie vi saluto e vi abbraccio Ramona

Anonimo ha detto...

Anche a noi le banche hanno riservato lo stesso trattamento: si presentava il solito direttore di filiale e con la scusa di farci fare "UN'ASSICURAZIONE SULLE VARIAZIONI DEI TASSI" ci ha fatto firmare i contratti di queste porcherie chiamati SWAP. Non vi dico i soldi che abbiamo buttato via. Ma Unicredit l'abbiamo portata in tribunale e adesso dovra' dare spiegazioni...e dovra' essere molto convincente...